Dego - Guida Turistica

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.: DEGO
 Dego è un comune di 1.964 abitanti della provincia di Savona.
 Il comune è situato sul versante settentrionale dell'Appennino Ligure, alla confluenza tra il rio Grillero e la Bormida di Spigno. Il suo territorio comunale fa parte della Comunità Montana Alta Val Bormida. Dista dal capoluogo circa 32 km.
 Dego è centro di tradizione agricola, situato sul versante settentrionale dell'Appennino Ligure, alla confluenza tra il Rio Grillero e la Bormida di Spigno, in prossimità di una piana vasta ed irrigua.
 A causa della sua posizione strategica, fu spesso al centro di eventi militari, passando di mano più volte nei secoli.
 Dego fu anche baluardo contro le scorribande dei Saraceni.
 Il suo territorio venne compreso nella Marca Aleramica, come documentato dal Diploma di Concessione di Ottone I°, emanato nell'anno 967.
 Possesso di Bonifacio del Vasto, nel 1142 fu ereditato dai Marchesi Del Carretto che lo fortificarono, prima di sottomettersi a Genova.
 I Marchesi mantennero comunque l'investitura del feudo, sul quale il Vescovo di Acqui continuò ad esercitare il privilegio delle decime.
 Dego fu ceduto agli Scarampi nel 1339, ritornò ai Del Carretto nel 1350 e nel 1419 passò ai Marchesi del Monferrato.
 Venne poi occupato dai Savoia nel 1625 ed annesso al Regno di Sardegna con la pace di Vienna nel 1735.
 Nell'aprile del 1796 fu teatro di una battaglia tra gli Austriaci e le truppe Napoleoniche, che costò la vita anche ad un gran numero di civili.
 Nel corso dell'ultimo conflitto mondiale l'area di Dego fu teatro di numerose vicende di vita partigiana.
  La parrocchiale di Sant'Ambrogio fu eretta verso il 1810 sul luogo di un edificio preesistente.
 Di origine seicentesca è invece la chiesa di San Rocco.
 Il paese di Brovida, già ricordato nel XII° secolo, appartenne anch'esso ai Del Carretto di Sessame che vi costruirono un castello.
 L'abitato di Santa Giulia appartenne ai Vescovi di Acqui ed ai Marchesi Del Carretto.
 Elevato a Baronia, fu feudo dei Moretti di Piana e dei Bussetti.
 Al XIII° secolo risalgono le rovine del Castello medievale eretto su di un poggio a nord del paese.
 Nella zona si trovano inoltre i ruderi di due altri castelli di epoca medievale.
 Oggi Dego annovera, a fianco delle attività agricole, alcune imprese manufatturiere di vetro ceramica.
 Le zone montuose del territorio comunale sono ricoperte da vigneti da cui si produce un vino Dolcetto, castagneti e noccioleti.
 Tra i prodotti locali merita di essere menzionata inoltre una varietà di tartufo.
 La prima citazione ufficiale di Dego avvenne nel diploma di Ottone I durante la creazione della Marca aleramica, emanata nel 967. Divenne quindi dominio di Bonifacio del Vasto finché nel 1142 venne ereditato dalla famiglia Del Carretto, potenti marchesi del ponente ligure.
 I marchesi edificarono e protessero il borgo con nuove fortificazioni, cedendolo successivamente alla Repubblica di Genova. Nonostante il passaggio amministrativo rimase sotto la giurisdizione della famiglia Del Carretto sul quale il vescovo di Acqui Terme esercitò il privilegio di riscuotere le decime del paese.
 Nel 1339 venne ceduto agli Scarampi, ma appena undici anni dopo ritornò nelle mani dei Del Carretto (1350) e nel 1419 compreso nel Marchesato del Monferrato. Durante il 1625 la casata reale Savoia occupò il paese, annettendolo nel Regno di Sardegna nel 1735.
 Durante l'occupazione dell'esercito dell'Impero Austro-Ungarico, nel 1796, vi furono aspre lotto contro l'esercito francese di Napoleone Bonaparte durante la liberazione-conquista ligure dagli austriaci.
 Nella seconda guerra mondiale vi fu un acceso movimento partigiano che contribuì alla liberazione del paese dalla Germania nazista.